Buongiorno a tutti, con piacere lascio la mia semplice riflessione come operatore OSS, su questa patologia dai molteplici volti. Ecco come vedo, assisto e vivo questo lento perdersi. Un lento svanire. Spegnersi poco a poco, e chi sta accanto, i familiari, chi ama davvero, non può far altro che essere impotente spettatore di questa surreale esibizione della vita.
Dove il regista è il tempo e la trama è composta dalla memoria, dai ricordi. Ma nonostante tutto, se si sta vicino ai pazienti, a tratti riemergono da quel luogo fuori dallo spazio e dal tempo. Sono sempre lì. Sono sempre loro. Solo nascosti in qualche angolino. Basta aspettare il momento giusto... ed eccoli.