Per questa lettera sono
in ritardo e me ne dolgo, ieri dal parrucchiere, in un vecchio giornale,ho
letto di una sua iniziativa libraria che racconti in maniera un po' leggera le
vicissitudini certamente drammatiche di chi è vittima del cancro. Nel 2009,
avendo difficoltà ad evacuare, mi sottoposi ad una colonscopia e il verdetto fu
tremendo: tumore del colon, urgente l'operazione.
Presi contatto con il Policlinico Federico di Napoli e mi
chiamarono per gli accertamenti il 17 ottobre 2009.
Da buona napoletana quel 17 mi infastidì un po’ ma andiamo
avanti.
Mi recai in quella data e subito mi destinarono al secondo
piano del reparto,letto 17,e son due ma la zampata finale fu la data
dell’intervento 2 novembre 2009. A quel punto sorrisi di gusto e raccontai il
tutto, come una barzelletta, al sacerdote che veniva a portarmi conforto per
l’imminente travaglio. Il sacerdote che era entrato con l’aria di circostanza, un
po’ alla Verdone, per confortarmi, cominciò a ridere per la leggerezza del mio
racconto e se ne andò dicendo che avrebbe raccontata la vicenda agli altri
ammalati per regalargli un sorriso. Questo é quanto.
Fui operata in quel giorno e, oggi, a più di sei anni di
distanza, sto benissimo. Se ritiene di raccontarlo mi informi, per piacere, ho
85 anni e ne riceverei piacere Grazie